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Gruppo Armato - Il Tercio 

Il Tercio era un'unità militare ed amministrativa della fanteria spagnola fra il XVI e XVII secolo e durante questo periodo si è evoluta e adattata ai vari teatri di operazione dove è stata chiamata a combattere. Anche il numero delle compagnie che formavano un Tercio non è mai rimasto lo stesso ma variava a seconda dell'ordinanza che veniva varata. 
Dal 1536 il Tercio raggruppava al suo interno uno Stato Maggiore perenne incaricato dell'intendenza, disciplina, trasmissione degli ordini, musica, dei servizi sanitari e religiosi e di un numero variabile di compagnie di combattimento chiamate banderas 

Lo Stato Maggiore perenne comprendeva le seguenti figure: 

il Maestro de Campo, il comandante del Tercio, nominato dal Re su proposta del Consiglio Reale era retribuito ed aveva una guardia personale di otto alabardieri anch'essi retribuiti. Il segno distintivo del suo grado era il bastone di comando e spesso comandava la prima compagnia del Tercio. 

il Sargento Major, il sergente maggiore, ufficiale in seconda e disponeva di due sergenti per aiutarlo nello svolgere i suoi compiti: ricevere ordini dal maestro de campo o dal capitano generale e trasmetterli agli altri ufficiali del Tercio. Si occupava anche del buon andamento e di tutto ciò era la vita quotidiana del Tercio. Disponeva di una spada e vestiva una mezza armatura ed era retribuito. 

il Barrachel del Campaña, il capitano di campagna, si occupava della disciplina e somministrava la giustizia. Disponeva di cinque soldati di cavalleria chiamati alguaciles che lo aiutavano nei suoi doveri. Era anch'egli retribuito. 

l' Atambor Major, il tamburo maggiore, era incaricato di trasmettere gli ordini del Maestro de Campo o del Sergente Maggiore agli altri ufficiali e soldati del Tercio e per fare ciò si appoggiava ai tamburi di ogni compagnia formante il Tercio. Percepiva una paga mensile di 12 scudi. 

il Fiscal Militar si occupava di tutto ciò che riguardava le finanze del Tercio aiutato da tre contabili

il Furiel Major, il furiere maggiore, si occupava della logistica i generale: alloggiamenti, bagagli, cibo,armamenti ecc 

il Capelán Major, il cappellano maggiore, curava gli aspetti religiosi e la salvezza delle anime e percepiva una paga di 25 scudi al mese. 

il Cirujano Major, il chirurgo principale che si occupava della salute e delle ferite di ufficiali e soldati del Tercio. Percepiva 12 scudi mensili. 

Lo Stato Maggiore costava alle finanze del Regno 478 scudi mensili esclusi contributi per alloggio e il foraggio. 

Ogni singola compagnia o bandera aveva il suo Stato Maggiore che la guidava e questo era formato da: 

il Capitan aveva responsabilità militari, umane e finaziarie così che la propria compagnia fosse operativa durante la campagna. Aveva una lancia, jineta, come distintivo di grado, era armato con una spada e vestiva una buona armatura. 

l'Alferez, l'alfiere, ufficiale in seconda, il braccio destro del capitano, era responsabile della bandiera della compagnia e ciò poteva costare molti sacrifici pertanto era un uomo abbastanza 

corpulento, ben armato e difeso da una buona mezza armatura, la bandiera in una mano e la spada nell'altra. Ha un aiuto chiamato abanderado che ha il compito di portare la bandiera solo durante la marcia. Perdere la bandiera, che era a tutto diritto il simbolo della compagnia, era un disonore per il Tercio a meno che l'alferez fosse stato ucciso o gravemente ferito. La bandiera, sulla quale dovevano essere dipinti i colori e i simboli scelti dal capitano e la croce di Borgogna o di S. Andrea, misurava 170 x 140 cm ed era montata su un'asta di 225-250 cm. 

il Sargento era il terzo ufficiale della compagnia, non vestiva nessuna armatura in quanto doveva agilmente muoversi da una fila all'altra dello schieramento. Come simbolo di rango aveva un'alabarda. 

I musici: due atambador , tamburi, e un pifano, un piffero. Se il piffero serviva per il morale delle truppe, i tamburi delle compagnie servivano per la trasmissione degli ordini provenienti dagli ufficiali superiori. 

il furiel, il furiere si occupava di forniture di materiale militare lavorava in stretta collaborazione con il sergente. Doveva saper leggere, scrivere, far di conto ed essere una persona di fiducia. 

il barbiere era una sorta di dottore che si occupava della sanità dei soldati. 

il Capelán, il cappellano si occupava della salute mentale e religiosa dei soldati, amministrava i S.Sacramenti. 

Una figura che vigilava sull'inquadramento dei soldati di truppa, una sorta di caporale moderno, era il cabo de escuadra, che comandava 25 uomini ed aveva una partigiana come simbolo di grado. 

Gli uomini erano anche raggruppati in sotto-squadre chiamate camaradas ciò serviva a rinsaldare i legami di fratellanza in armi fra i soldati. La composizione del Tercio I Picchieri che a loro volta si dividevano in coseletes che indossavano una mezza armatura a protezione di petto, schiena, cosce e collo e venivano disposti nelle prime file dello schieramento e picas secas cioè senza armatura difensiva disposti dietro ai coseletes. 


Entrambi i tipi erano armati con una lunga lancia detta appunto picca che misurava 5,2 - 5,6 m, con una spada ed una daga. 

Per ciò che concerne la dotazione degli gli archibugieri non differisce molto da quella dei moschettieri : fiasca con polvere da sparo e polvere fine per l’innesco oppure bandoliera con 12 contenitori di cariche pre dosate, una sacca per le palle di piombo e la miccia di scorta. 

Quello che li differenziava era il tipo di arma da fuoco lunga che portavano: l’archibugio lungo circa 130 cm, sparava palle di piombo da 20-25 grammi con un calibro di circa 16 mm con una velocità d’uscita del proiettile di 400 m/s, il moschetto invece era molto più pesante che necessitava di una forcella per appoggiarlo durante lo sparo e la cadenza di tiro era di un colpo al minuto ma sparava una palla di circa 40 grammi e a 75 m era in grado di perforare una corazza. 

Secondo l’ordinanza del 1560 queste specialità erano ripartite all’interno di ogni singola compagnia picchieri secondo il criterio di 11 ufficiali, 219 picchieri e 20 moschettieri, e per le compagnie archibugieri in 11 ufficiali, 224 archibugieri e 14 moschettieri. 

Questa divisione teorica è stata rimaneggiate negli anni a seguire in modo che il numero degli effettivi venisse adattato a quello delle compagnie che dovevano essere da un minimo di 15 ad un massimo di 20. 

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